Vedi l’ntervista a Stefano Ciccone del 27/09/2006
La giornata internazionale contro la violenza sulle donne ci riguarda non solo perché siamo noi maschi a esercitare queste aggressioni - e tutti in qualche modo siamo attraversati dalla cultura patriarcale che produce la violenza - ma perché mettere in discussione questa cultura sarebbe un grande vantaggio per noi stessi e le nostre vite.
La violenza contro le donne ci riguarda: prendiamo la parola come uomini. I dati sono allarmanti anche nei paesi “evoluti” dell’Occidente democratico. Violenze che vanno dalle forme più barbare dell’omicidio e dello stupro, delle percosse, alla costrizione e alla negazione della libertà negli ambiti familiari, sino alle manifestazioni di disprezzo del corpo femminile.
Questa rinnovata competenza pedagogica punta a rendere inviolabili le menti delle donne, come primo passo imprescindibile perché possano affermare l’inviolabilità dei loro corpi. Nella relazione educativa occorre, perciò, sostenere e rafforzare nelle alunne il senso di sé, del proprio valore, la consapevolezza che nessuna ferita può intaccarlo e la coscienza che è possibile agire forza e libertà, anche la libertà di rifiutare relazioni violente, non scambiando la violenza per amore
Saremo presenti anche quest'anno alla grande manifestazione nazionale Nonunadimeno. Appuntamento a Roma il 24 novembre
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