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Il Premio di scrittura femminile 2017 alla Casa Internazionale delle donne (sotto sfratto)

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Nonostante tutto le attività della “Casa” sono tante, necessarie e continuano ad andare avanti. Una di queste è il bellissimo Premio di scrittura femminile che ogni anno vede in gara numerose opere e diverse sezioni da cui emergono testi interessanti, sia tra i premi sia tra le segnalazioni. Sabato 2 dicembre, nella sala Carla Lonzi, si sono svolte le assegnazioni dei premi, che sono state anche l’occasione per presentare e approfondire diversi tracciati di lavoro che vanno dalla scienza, alla politica, al diritto per arrivare alla poesia, all’arte e alla letteratura. 

Maschile in gioco – Roma

Dal 2015 a Roma è nato un gruppo di condivisione al maschile legato alle tematiche del ripensare la mascolinità fuori dalle maglie del patriarcato tradizionale. In realtà, un gruppo di […]

A Roma il 4 ottobre: “La violenza maschile sulle donne al di fuori dell’emergenza”

GRUPPO MASCHILE PLURALE - ROMA (chiuso)

“La violenza maschile sulle donne al di fuori dell’emergenza”

A Roma il 4 ottobre


 

All’interno di un confronto iniziato da quasi due anni sul tema della violenza maschile contro le donne, il 4 ottobre 2014 ci sarà un incontro organizzato da Maschile Plurale, LeNove e D.i.Re. Nel nostro paese il tema del contrasto alla violenza maschile sulle donne è stato portato avanti per decenni principalmente dai Centri antiviolenza e dalle Case delle Donne maltrattate, espressione di una consapevolezza politica e sociale guadagnata in gran parte con il movimento femminista e frutto della libera iniziativa delle donne.

Negli ultimi cinque/dieci anni sono nati anche nel nostro paese una serie di centri e progetti rivolti agli uomini autori di violenza. Questo cambiamento, se da una parte allarga il fronte delle iniziative di contrasto alla violenza, dall’altra pone tutta una serie di questioni alla coscienza pubblica e a quanti e quante lavorano in prima linea contro la violenza di genere:

Da che tipo di percorso nascono i nuovi Centri per gli autori di violenza?

Che rapporto c’è tra queste iniziative rivolte a singoli individui e un lavoro più culturale e politico di prevenzione della violenza maschile?

Val la pena investire risorse pubbliche – già scarse – per percorsi di accompagnamento al cambiamento per uomini autori di violenza?

Queste tematiche e molte altre saranno affrontate nel corso del seminario di confronto tra l’esperienza dei centri antiviolenza, delle case

delle donne maltrattate e l’esperienza dei centri per uomini autori di violenza.

 

Mar 2008 “Alle origini del gruppo uomini” di J.Mannino

GRUPPO MASCHILE PLURALE - ROMA (chiuso)

Mar 2008 “Alle origini del gruppo romano”
di Jones Mannino

Era ottobre del 2000 quando alcuni uomini provenienti da Roma si ritrovarono a un incontro nazionale di uomini organizzato in provincia di Torino, a Villar Pellice, dal gruppo uomini della comunità cristiana di base di Pinerolo.

Alcuni di loro (Stefano Ciccone, Claudio Vedovati, Andrea Baglioni e altri) si erano già incontrati qualche anno prima nei movimenti che, all’inizio degli anni ’80 avevano portato al centro della mobilitazione le lotte contro il nucleare militare (gli euromissili in sicilia) e civile (le centrali nucleari di Caorso e Montalto, Chernobyl e il referendum antinucleare), le denunce di un modello di sviluppo non più sostenibile, di un modo di produrre rovinoso per il pianeta, di un modo di fare scienza e di trasmettere i saperi funzionale ai poteri forti della politica e dell’economia, di un modo di fare politica fuori e dentro i partiti che aveva svuotato la partecipazione, corrotto il sistema politico, prodotto inefficienza, corruzione, violenza, e disaffezione dei cittadini per le istituzioni. Si tentava di affermare la necessità di un nuovo modello di sviluppo, di un altra qualità della vita e delle relazioni, di un nuovo sistema di relazioni tra i popoli e gli stati improntate alla pac e alla nonviolenza.

Erano anni in cui già si vedeva quanto in profondità il movimento delle donne avesse inciso con le sue mobilitazioni e le sue conquiste nella società italiana, nelle relazioni tra uomini e donne, risignificando concetti quali sessualità, famiglia, maternità e denunciando prima di chiunque altro quanto lontano dalla vita, dai corpi, dai bisogni e dalle relazioni, fosse il mondo della politica, dei partiti e delle istituzioni.