Se la sessualità maschile, se il desiderio maschile sono per loro natura ferini, oppressivi e annichilenti cosa fare? Coprire i corpi delle donne, preservarli con un burqa dallo sguardo maschile e riservarli per l’uomo che legittimamente ha accesso a quel corpo? Affidarsi alla tradizionale capacità virile di autocontrollo, perduta con l’evaporazione della norma paterna che disciplinava corpi e desideri? “Civilizzare” le pulsioni maschili? Prospettive apparentemente lontanissime ma fondate su una comune “antropologia negativa” di un maschile scisso tra pulsione bestiale e dominio razionale del corpo.