Se ami qualcuno dillo. Il romanzo di Marco Bonini
201908/07/2019Un viaggio tra fragilità e celate debolezze, difficili ammissioni e improvvise scoperte, nel tentativo di infrangere quel “patto maschilista perpetrato da millenni”
Un viaggio tra fragilità e celate debolezze, difficili ammissioni e improvvise scoperte, nel tentativo di infrangere quel “patto maschilista perpetrato da millenni”
Un quaderno speciale, come storicamente lo è ogni “quaderno del venerdì santo”. Una storia in forma di racconto breve, scritta da una giovane donna
Questa rinnovata competenza pedagogica punta a rendere inviolabili le menti delle donne, come primo passo imprescindibile perché possano affermare l’inviolabilità dei loro corpi. Nella relazione educativa occorre, perciò, sostenere e rafforzare nelle alunne il senso di sé, del proprio valore, la consapevolezza che nessuna ferita può intaccarlo e la coscienza che è possibile agire forza e libertà, anche la libertà di rifiutare relazioni violente, non scambiando la violenza per amore
Ma se incontri il bosco o l’alpeggio o il mare, persino il deserto che è quel luogo vuoto dell’anima che induce all’incontro con se stessi e alla meditazione, ecco, lì ti ci senti bene. E voi cari uomini del mio gruppo siete il mio bosco, il mio alpeggio, il mio mare e il mio deserto.
Ci saremo anche noi sulle strade di Verona. Qui il programma
L’Osservatorio nasce da un gruppo costituente di una ventina di donne di religione cristiana – nelle denominazioni evangelica, cattolica, ortodossa –, ebraica, islamica, induista, buddhista, che hanno redatto come patto fondativo un Protocollo d’intesa.
I Quaderni del Venerdì n. 50 Uomini. Mettersi in discussione tra dubbi e contraddizioni di Adil Mauro Da due anni partecipo agli incontri e alle iniziative promosse dal gruppo romano […]
La nuova associazione (di promozione sociale) è nata per poter partecipare in modo più efficace e trasparente alle diverse iniziative in cui i partecipanti alla vita di Maschile Plurale sono coinvolti. Raccoglie l’esperienza della vecchia associazione, nata nel 2007 da gruppi e singoli uomini che avevano dato vita negli anni precedenti a riflessioni e pratiche di messa in discussione dei modelli violenti e misogini della cultura patriarcale.
Nonostante ciò – e benché senta calata enormemente la mia necessità di trovarmi figure carismatiche, leader capaci di essere punto di riferimento – devo confessare d’essere ancora oggi fieramente orgoglioso di aver cominciato a fare politica, a 16 anni, in un circolo dedicato ad Angela Davis
Non è una cosa scontata manifestare insieme alle donne contro la violenza maschile: da una parte c’è il rischio di indossare i panni dell’uomo buono, che condanna i malvagi considerandosi estraneo al problema; dall’altra c’è il rischio opposto, cioè di sentirsi colpevole per il solo fatto di appartenere al genere maschile. Facile quindi sentirsi schiacciati, e avere la tentazione di rinunciare.