Nei mesi scorsi ho scritto questi appunti sul rapporto tra maschilità e guerra. Ora il testo è pubblicato nella rivista del gruppo femminista Diotima, che ringrazio di avermi ospitato. Nel frattempo, dopo l’Ucraina è esplosa la tragedia di Israele, con l’attentato terroristico di Hamas, e della Palestina con i bombardamenti su Gaza e le violenze in Cisgiordania. Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha suscitato una enorme reazione e l’apertura di una discussione sulle sopravvivenze patriarcali nella nostra società e nel mondo che mi sembra confermare la tesi di una continuità tra la violenza maschile contro le donne e la violenza bellica. Mi auguro che l’avvio, finalmente, di una riflessione approfondita tra noi maschi ci aiuti a superare la violenza personale così come la passione per la guerra e l’idea che possa esistere una guerra “giusta”.