Anghiari 18-20 maggio 2012
“Dare voce al silenzio”
La scrittura di sé per prendersi cura delle donne che hanno subito violenza
Un seminario condotto da Massimo Michele Greco e Lucia Portis
Il tema della violenza maschile contro le donne all’interno delle relazioni intime, affettive e familiari è uscito finalmente dal silenzio che per tradizione copriva questi fenomeni. La questione è diventata così materia di dibattito politico, culturale, sociale e sanitario. E’ anche emersa finalmente la possibilità di fare rete tra le strutture e le persone a vario titolo coinvolte. Il patrimonio di saperi, pratiche e metodologie sviluppate in diversi ambiti può ricevere ora la considerazione necessaria per essere apertamente discusso e integrato.
Tra le varie interconnessioni, il metodo della scrittura di sé nel campo del prendersi cura di vissuti esistenziali disagiati ha già una sua acquisita validità anche nel campo dell’accompagnamento delle donne che, da una condizione di violenza e maltrattamento interpersonale, si avviano verso una autodeterminazione e un’autonomia non solo economica e sociale ma soprattutto esistenziale e psicologica.
Destinatari/e Operatrici/tori di cura e di supporto coinvolte/i in servizi dedicati alle donne che hanno subito violenza (Consultori, Case di Accoglienza, Centri di Ascolto, Strutture sanitarie dedicate, etc.) interessate/i ad acquisire strumenti da applicare in relazioni di cura, di aiuto e di sostegno.
Scopo del seminario Il seminario intende fornire a operatrici ed operatori del settore spunti metodologici e pratici in tre direzioni principali: nei confronti delle donne che hanno subito maltrattamenti, come strumento espressivo, auto-riflessivo e trasformativo all’interno di un percorso di rielaborazione dell’esperienza vissuta; nei confronti delle operatrici, come strumenti di cura di sé, prevenzione del burn-out, auto-etero supervisione e pratica riflessiva professionale; nei confronti delle esigenze legali, nel facilitare il processo di emersione dei frammenti autobiografici allo scopo di una ricomposizione della storia di violenza e maltrattamenti, ai fini di una completa tutela legale.
Contenuti
- Introduzione alla metodologia autobiografica e in particolare alle buone pratiche sulle esperienza di applicazione della scrittura di sé nel campo della presa in carico delle donne che hanno subito violenza.
- Sollecitazioni letterarie e narrative: riconoscere per accogliere la parola.
- Esercitazioni di scrittura con momenti di restituzione dei testi in coppia e in plenaria.
- Micro-progettazione di attività di scrittura di sé in contesti protetti e in gruppi di auto-mutuo-aiuto.
- Presentazione di modelli di scrittura riflessiva professionale.
Durata
- Venerdì dalle ore 15 alle ore 20
- Sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
- Domenica dalle ore 9 alle ore 13 Docenti
Conducono il seminario
Lucia Portis: Antropologa e formatrice, esperta in metodologie autobiografiche, specializzata in percorsi formativi e ricerca narrativa presso la Libera Università dell’Autobiografia, di cui è collaboratrice scientifica dal 2004. Coordina progetti di raccolta di storie di migrazione presso il Centro Interculturale della Città di Torino. Si occupa di Medicina Narrativa e conduce laboratori di scrittura autobiografica. E’ docente a contratto di Antropologia culturale e Antropologia medica all’Università di Torino. Ha collaborato alla ricerca: Ascoltare il silenzio. Il vissuto delle donne vittime di violenza che si rivolgono alle strutture sanitarie. Curatrice dei volumi: Io vivo qui, storie di vita dell’alta Val Maira, con Giose Fornillo (Unicopli, 2010), Molti modi di essere uniche con Barbara Mapelli e Susanna Ronconi (Stripes, 2011), Raccontare la cura (Ed. Comune di Torino, 2012).
Massimo M. Greco: Infermiere coordinatore, formatore, esperto in metodologie di consulenza autobiografica con la Libera Università dell’Autobiografia. Responsabile della Formazione sulla sicurezza sul lavoro per un policlinico romano, dove conduce anche corsi e progetti di Medicina Narrativa, di Comunicazione e Gestione dei Conflitti, è docente a contratto di Pedagogia generale all’Università La Sapienza di Roma. Socio dell’Associazione Maschile Plurale, da alcuni anni collabora a progetti di formazione e di miglioramento sul tema dell’assistenza alle donne vittime di violenza. Ha recentemente curato per la FrancoAngeli la pubblicazione Lettere dal silenzio. Storie di accoglienza e assistenza di donne che hanno subito violenza.
NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI 20 max
SEDE Castello di Sorci a 4 km da Anghiari (AR)
ISCRIZIONE fino ad esaurimento posti
Per informazione sui costi e per le prenotazioni:
Renato Li Vigni Piazza del Popolo, 5 52031 Anghiari (AR)
Tel/fax 0575 788847
e-mail: [email protected]
Sito web: www.lua.it
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