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TAORMINA (ME) 18/09/2016 – Fiaccolata di uomini contro il femminicidio

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Fiaccolata contro il femminicidio

promossa dall’associazione “Tra-Ormina forum” e organizzata dagli uomini

18 settembre 2016

tra-ormina-forum

Segnaliamo questa importante iniziativa siciliana.

Di seguito i dettagli dell’organizzazione, i contatti e il testo che riguarda l’iniziativa a Taormina

Mercoledì 31 Agosto invece,  alle ore 17:00 sempre presso la Sala del Consiglio del Comune di Taormina  si svolgerà un nuovo incontro organizzativo con tutte le realtà che hanno aderito all’ evento.

TraOrmina forum

Alessandro Cardente

3316002859

https://www.facebook.com/alessandro.cardente

Associazione culturale TraOrmina forum

IO=STO=CON=LE=DONNE

“IO=STO=CON=LE=DONNE” è la prima MANIFESTAZIONE ideata e promossa da cittadini di sesso maschile – non senza il sostegno delle stesse donne – che ritengono necessario lanciare un forte messaggio all’opinione pubblica e alla “non –cultura” di questo Paese per proteggere la libertà di essere e di scelta del genere femminile, sempre più frequentemente vittima di soprusi, offese ed umiliazioni di ogni tipo, sostenendo ogni forma di rispetto nei loro confronti.

Un evento attraverso il quale si vuole evidenziare e condividere una posizione netta, una drastica presa di distanza dagli “altri” uomini; quelli violenti, quelli che, in nome di un sentimento “malato” che certamente amore non è, umiliano, maltrattano, picchiano ed arrivano ad assassinare le proprie mogli, le compagne, le fidanzate, le amiche.

In Italia la violenza sulle donne non conosce soste, né isole felici, né ceti sociali protetti, consumandosi ogni giorno al Nord come al Centro ed al Sud, in ambienti borghesi così come operai, tra gente con la laurea o col semplice diploma elementare.

Sono oramai quasi 7 milioni – secondo i dati dell’ultimo rapporto Istat – le vittime che hanno subito una qualche forma di abuso nel corso della propria vita, ed i dati indicati dalla cronaca continuano ad essere inquietanti e imbarazzanti: basti pensare che solo dall’inizio del 2016 ad oggi si sono verificati oltre 30 casi di femminicidio.

Nella maggioranza dei quali l’assassino è risultato essere un familiare o una persona con cui la vittima ha avuto una relazione sentimentale, e le mura di casa, quelle che per antonomasia dovrebbero proteggere chi ci vive, sono divenute le testimoni silenziose dello scatenarsi della violenza dell’uomo sulla donna, come conferma il dossier “Rosa Shocking 2” dell’associazione “We World Onlus”.

E’ di tutta evidenza come, alla stessa stregua degli uomini, anche le donne abbiano il diritto di affermare i propri desideri e la propria libertà; e ciò senza che al loro libero volere si possa sostituire quello contrario di un uomo che, a tale scopo, usi la violenza e l’annientamento psicologico e fisico.

Ed è altresì di tutta evidenza come questi drammatici eventi producano un tale forte allarme sociale che esso non possa esaurirsi nella mera indignazione, occorrendo, invece, individuare e pianificare nuovi strumenti volti ad una risoluzione urgente del problema che passi attraverso la riqualificazione culturale e sentimentale degli individui di questo Paese.

Occorre sensibilizzare con forza le istituzioni competenti affinché sostengano un nuovo modello formativo – laico e non ideologico – rivolto alle nuove generazioni: sull’educazione all’affettività ed all’approccio alla sessualità privo di pregiudizi e tabù; tra orientamenti e identità di generi diversi; tra cittadini alla pari; tra donne e uomini e i loro orientamenti sessuali.

Perché, in realtà, il femminicidio non è una questione che ha a che fare con le donne, bensì con il grado di libertà e di civiltà di un Paese.

Non ha a che fare con la criminologia e con la psicologia, con la sociologia e la giustizia:

ha a che fare con la Politica e la Cultura.

Perché il femminicidio è una “questione politica”.

La libertà delle donne deve essere tutelata dallo Stato e non può essere la causa che scatena l’istinto omicida negli uomini che hanno o hanno avuto relazioni con loro.

Sono condivisibili, infatti, le parole scritte da Michele Serra :

”Politica e cultura esistono apposta per non abbandonare la bestia che siamo alla sua ferinità e ai suoi istinti, regolando in qualche maniera i suoi rapporti sociali, rendendoli più compatibili al bisogno di incolumità e dignità di ogni persona… costumi e comportamenti di massa sono largamente influenzati e sovente migliorati dalla temperie politica e culturale dell’epoca.”

IO=STO=CON=LE=DONNE, sottolineando come si stia assistendo, purtroppo, ad una esecrabile escalation per cui la tragica attualità della violenza sulle donne e del femminicidio è divenuta predominante nelle notizie di cronaca nera di giornali e TV, con forza vuole sostenere la legge sul femminicidio già approvata in Italia attraverso la sua totatale applicabilità , promuovere e condividere con istituzioni e società civile i seguenti punti:

1- No netto a ogni forma di violenza legata all’orientamento sessuale ed all’identità di genere.

2-. No netto ad ogni forma di persecuzione, vessazione, violenza psicologica ed umiliazione anche solo verbale da parte di cittadini di sesso maschile nei confronti di cittadine di sesso femminile, qualunque sia il tipo di relazione tra di loro instaurato, il grado di parentela o di affinità.

3- Corsi organici di Educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole italiane, pubbliche e private, di ogni ordine e grado ed in ogni altro luogo considerato idoneo.

4- Potenziamento su tutti i media delle campagne di informazione affinché le donne vittime di soprusi denunzino alle Autorità preposte le violenze subite, senza il timore di eventuali ritorsioni da parte dei loro persecutori, con conseguente potenziamento delle strutture di prima accoglienza del denunziante.

5-. Corsi di Formazione ed Aggiornamento specifico sui vari aspetti del problema per tutti quei soggetti – membri delle Forze dell’Ordine, rappresentanti delle istituzioni, pubblici ufficiali, operatori sanitari, psicologi etc.- che si trovano, o si dovranno trovare, a contatto con le vittime soprattutto nelle prime fasi della denunzia.

6- Inasprimento legislativo delle condanne per chi si è macchiato dei reati di violenza contro una donna, di femminicidio etc..

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Maschile Plurale13/08/2016

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