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Nov 2008 “Infermieri ed infermiere contro la violenza alle donne”. Un appello

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

UN APPELLO ALLE INFERMIERE E AGLI INFERMIERI:
RISPONDIAMO AL SILENZIO!!

Un gruppo di infermieri ed infermiere ha promosso l’appello riportato di seguito, per impegnarsi a migliorare l’assistenza delle donne vittime di violenza

Nov 2008 “… non può finire nel silenzio” di Mp

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

Nov 2008 “… non può finire nel silenzio”
documento di Maschile plurale per la
Giornata internazione contro la violenza maschile sulle donne

Una campagna del Consiglio di Europa sulla violenza contro le donne diceva “Inizia con le grida, non può finire nel silenzio”. E il silenzio più assordante è quello degli uomini, che si ritengono estranei al problema, brave persone che non hanno nulla da rimproverarsi. Noi torniamo a chiederci qual è il nostro ruolo in questo problema e torniamo a ripetere quello che scrivevamo l’anno scorso:

Giu 2008 “Adesione al Pride nazionale Bologna” di Mp

I NOSTRI PRIDE

Giu 2008 “Per una maschilità de-generante!”
L’adesione di Maschile Plurale pal Pride nazionale Bologna” 

“Per una maschilità de-generante!” 
Da anni ci interroghiamo in quanto uomini sui modi con cui si determina la violenza maschile contro le donne. Dall’ottobre del 2006, dopo aver promosso un appello pubblico contro la violenza alle donne, a cui hanno aderito centinaia di uomini di tutta Italia, abbiamo dato vita ad una rete nazionale di uomini impegnati su questo tema. Di questa rete fanno parte maschi di diverso orientamento sessuale. 

Nov 2007 “Declaración de la Marcha Mundial de las Mujeres”

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

Nov 2007 “Dichiarazione della Marcia Mondiale delle Donne”
25 novembre 2007 – Giornata mondiale contro la violenza contro le donne.

Nella Carta Mundial de las Mujeres para la Humanidad le donne militanti della Marcha Mundial de las Mujeres dichiarano di voler costruire un mondo dove “tutti gli esseri umani vivano liberi di ogni violenza”.

Condannano il patriarcato quale sistema che genera una stratificazione in cui la donna occupa un ruolo inferiore; condannano il maschilismo, che nega il piacere delle donne volendo ridurle a oggetti; condannano il razzismo che si fa sfruttamento insieme all’oppressione di genere e di classe; condannano la globalizzazione neoliberista che riduce i nostri corpi a merce.Se c’è violenza ci sarà resistenza.

L’impunità può essere sconfitta dalla forza delle donne organizzate. Non accettano la promozione dei diritti delle donne ed il bisogno di “proteggerle” utilizzati per giustificare occupazioni militari, razzismo e intolleranza (Afghanistan, Iraq e Palestina).
Chiedono più diritti ai loro governi, ma sono consapevole della loro responsabilità individuale e collettiva di donne e uomini.

http://movimientos.org/