Tra le adesioni anche il gruppo Uomini Monza e Brianza
Manifesto 25 novembre 2017
IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE PASSA ANCHE DA QUI:
Incentivi economici per le aziende che assumono donne vittime di violenza e sostegno al reddito
Ogni anno il 25 novembre la “Giornata Internazionale dell’Onu per l’eliminazione della violenza contro le donne” è una giornata straordinaria che vede in prima linea Comitati, Associazioni, Istituzioni, Artisti, Scrittori, Giornalisti e creativi di tutto il mondo, insieme per sottolineare ancora una volta che il problema comunque lo si voglia chiamare, ha una sua urgenza, un suo peso specifico, una sua identità che va riconosciuta in termini concreti e fattivi.
Questo momento, caratterizzato dalla recrudescenza giornaliera dei fenomeni di violenza in genere sulle donne e sui bambini, richiede interventi urgenti e puntuali da parte del Governo nazionale e delle Istituzioni tutte.
Il congedo pagato per le donne vittime di violenza era uno dei fiori all’occhiello del Jobs Act, una chiara presa di coscienza di una piaga che colpisce una donna su tre:
In Italia sono 6,7 milioni le vittime, almeno una volta nella vita, di una violenza fisica o sessuale.
Recentemente l’Istat ha sottolineato quanto nel Paese stia crescendo il tasso di occupazione femminile: se si considera la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni si è finalmente superata la barriera del 50%, con un 51,6%.
MA QUESTO NON BASTA
perchè nonostante i progressi, l’Italia rimane tra gli ultimi Paesi in Europa per l’occupazione femminile, in termini di qualità e quantità e gap salariale.
Inoltre mancano ancora ad oggi, quei provvedimenti utili a ridare dignità e capacità di riscatto alle donne vittime di violenza, nonostante i dati registrano che il numero dei reati è stabile, ma è aumentata la gravità degli abusi.
La violenza sulle donne è un dramma dal quale si esce solo attraverso un lungo percorso, riuscendo a smettere di sentirsi colpevoli, ma il passaggio più complesso che una donna vittima incontra, spesso è la mancanza di un lavoro o di un reddito, questo impedisce di recidere il legame con mariti, compagni o familiari violenti.
L’INDIPENDENZA ECONOMICA È UN ELEMENTO ESSENZIALE PER RIPRENDERE
IN MANO LA PROPRIA VITA, UNA CERTEZZA DA CUI RI–PARTIRE
Il contrasto alla violenza di genere passa anche da qui, dall’indipendenza economica; al di là di qualche esperienza locale, manca ancora una strategia economica e prospettiva politica strutturale che permetta alle donne vittime di violenza di potersi riscattare dalla dipendenza economica dell’autore di violenza intra famigliare.
Questi ritardi sono estremamente gravi, perché l’esposizione alla violenza è legata anche alle condizioni occupazionali ed economiche che negli ultimi anni sono peggiorate a causa della crisi economica vissuta dal nostro Paese.
Oggi, 25 novembre 2017, insieme alle celebrazioni rituali
CHIEDIAMO AL GOVERNO
- Di introdurre nel documento di programmazione economica, azioni volte a sostenere le donne non soltanto in termini di sicurezza individuale, ma anche sotto il profilo dell’indipendenza economica, ammettendo nel la legge di stabilità 2018 sostegni ed incentivi, (quali ad esempio la decontribuzione e sostegno al reddito) per le Aziende che assumono donne vittime di
- La convenzione di Istanbul, recepita, deve trovare con urgenza la piena applicazione.
- Garantire la continuità di risorse e mezzi destinati ai centri antiviolenza.
- Che i Ministri competenti garantiscano, con provvedimenti a doc, attraverso la Magistratura e le Forze dell’ordine, che venga prima la parola della donna in pericolo, della donna abusata, che non si sottovaluti, che non si rinvii, che si dia certezza e rapidità nelle risposte e nella protezione.
- L’immediata cancellazione della depenalizzazione dello stalking, ripristinando lo stesso a reato penale.
Scarica il comunicato con le adesioni qui:
IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE