Rossella Fumasoni “Acrobata”
Mag 2013
Maschile Plurale aderisce alla petizione per gli
“Stati generali contro la violenza”
L’associazione Maschileplurale aderisce alla petizione per gli “Stati generali contro la violenza”, così come partecipa a numerose azioni per combattere la cultura maschilista e violenta che è alla base dei “femminicidi” e delle tante grandi e piccole aggressioni che nella vita quotidiana uomini esercitano contro donne, nella maggior parte dei casi mogli, amiche, compagne, parenti, colleghe di lavoro.
Preferiamo leggere l’attuale “emergenza” come l’emergere, finalmente, di una diffusa reazione contraria a pratiche intollerabili. Condividiamo in particolar modo gli accenti che nei contenuti di questa iniziativa sono rivolti alla prevenzione e all’azione diffusa (in famiglia, a scuola, sui luoghi di lavoro, in ogni contesto) per modificare una cultura purtroppo ancora molto condivisa.
Pensiamo peraltro che le reazioni violente da parte dei maschi siamo anche sintomo dell’incapacità di riconoscere la nuova forza e libertà femminile, che da molti decenni sta cambiando in modo profondo la nostra e le società di tutto il mondo.
Questo riconoscimento ci sembra essenziale anche per conquistare una nuova libertà e identità maschile, fuori dagli stereotipi virilisti, misogini, omofobi, razzisti.
L’attivazione di interventi pubblici in questo campo dovrebbe a nostro avviso rivolgersi prioritariamente al sostegno dei centri antiviolenza gestiti dalle donne, alla qualificazione delle prime esperienze di prevenzione e cambiamento rivolte ai maschi violenti, alla discussione continua del tema soprattutto insieme ai giovani.
Non crediamo che la soluzione principale siano nuove leggi repressive, né norme che possano introdurre rischi di censura nelle attività di comunicazione (web, media, pubblicità).
Anche sul cruciale terreno della comunicazione e del linguaggio si tratta semmai di incoraggiare tutte le iniziative creative che si pongono l’obiettivo di contrastare criticamente i messaggi sessisti e di valorizzare la cultura del rispetto e del desiderio libero che non chiede il possesso e il potere sull’altro.
La violenza maschile contro le donne è per noi l’esito estremo di una concezione patriarcale dei rapporti tra i sessi che informa ancora – con modalità peraltro sempre meno condivise nel senso comune – troppi aspetti della vita privata e pubblica. Vogliamo come uomini contribuire a sconfiggerla radicalmente, nel nome della libertà nostra, di tutte e di tutti.
Per aderire alla petizione governo e al parlamento italiano
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