Maschile Plurale e
CPA – Centro di Prima Accoglienza (Dipartimento Giustizia Minorile)
con la collaborazione di
Parteciparte
Centro Diurno Gli Scatenati
Gruppo Maschile in Gioco
organizzano a Roma:
La differenza siamo noi
Il laboratorio si svolgerà in 8 incontri ed è aperto a 15 ragazzi, indicativamente dai 16 ai 20 anni, che abbiano in corso un procedimento penale (misura cautelare, attesa del processo, misura alternativa alla pena detentiva, messa alla prova, attesa che una sentenza divenga definitiva, etc).
La sede individuata è quella del Centro Diurno “Gli Scatenati”, a Roma in Lungotevere Dante 5, per i primi sette incontri. L’ultimo incontro, aperto alla cittadinanza, e in via di definizione e si svolgerà il giorno 15 maggio.
L’argomento trattato pare particolarmente importante e flagrante per:
- ragazzi che abbiano subito denunce per reati di stalking, violenza sessuale, cyberbullismo, lesioni e minacce a fidanzate, ex compagne, ecc.
Pare però utile momento di riflessione per:
- ragazzi che siano stati vittime o che abbiano assistito a violenze intrafamiliari
- ragazzi che provengano da contesti culturali o stati nazionali dove non vige (nei codici o nelle consuetudini) la parità dei sessi, o che appartengano a popoli ancora poco toccati dalla questione della parità sessuale (popoli rom, ecc.)
- ragazzi che abbiano manifestato, nel corso degli incontri con gli operatori di riferimento, aspetti di “tradizionalismo” nel rapporto con la compagna, senso del possesso, scarso riconoscimento dell’autonomia della partner, o che comunque abbiano una visione subalterna del rapporto con l’altro genere
- ragazzi che dimostrino fragilità nella relazione di coppia
- minori e giovani che, pur caratterizzati da “mentalità aperta” e ampie vedute sulle questioni di genere, possano migliorarsi dal confronto offerto da questo percorso laboratoriale.
Il progetto nasce dai precedenti percorsi educativi sull’emancipazione femminile, offerti alle ragazze rom seguite in misura penale, e attualmente replicato all’interno dell’IPM di Roma.
Il dialogo con le ragazze ha rimandato l’impressione che fosse quanto mai necessario affrontare anche l’esistenza di un’evidente questione maschile.