Apr 2008 “Barbaramente invasi”
di Roberto Poggi
del gruppo “Il cerchio degli uomini” di Torino
Vi invio alcune nostre impressioni su servizio a ” Le invasioni barbariche” sul cerchio degli uomini nella puntata andata in onda il 28 Marzo scorso.
Vedendo il servizio ci siamo sentiti “barbaramente invasi”.
Siamo stati tre mezze giornate con gli operatori della trasmissione con cui abbiamo parlato in lungo ed in largo, han fatto circa sei ore di riprese tra gruppo di condivisione e interviste a noi singolarmente, più quelle che hanno fatto loro in ambiente esterno. Devo ammettere che ci siamo anche divertiti molto. Insomma a farla breve alla fine noi pensavamo che fosse molto chiaro il messaggio che volevamo dare e che abbiamo dato: uomini che riflettono sul cambiamento del maschile, senza tanti piagnistei, che agiscono e prendono iniziative contro la violenza alle donne, il ruolo del padre oggi, che stanno facendo formazione per progettare interventi nei confronti di uomini maltrattanti, che fanno interventi nelle scuole su bullismo e violenza di genere, la 194, il fiocco bianco, ecc.
Ci siamo fidati! Errore.
E’ venuto fuori un “servizio” di tre quattro minuti in cui son stati scelte frasi o parole di frasi, attinenti quasi esclusivamente al sesso od al timore che la donna assertiva o aggressiva può incutere all’uomo. Tra gli ospiti si son formati grosso modo due schieramenti che da una parte (Ilda Bartoloni, Nicola Savino) ci ha classificati come teneri sfigati con dei problemi …, che l’autocoscienza maschile è solo uno scimmiottamento di quello che le donne han già fatto, che quindi non serve, che gli uomini non hanno la coscienza ma viene loro data dalle donne, che insomma gli uomini invece di essere contenti delle posizioni non più sottomesse delle donne e cogliere l’occasione di relazioni vere restano solo preoccupati di perdere i loro stupidi privilegi (vero in linea generale, ma non era quello che esprimevamo noi).
L’altra parte del contradditorio (Mariela Castro, Giuseppe Genna, Max Gazzè) era su posizioni che andavano dall’abbastanza positivo a molto positivo che degli uomini si trovassero a tentare di costruire un maschile altro che uscisse dagli stereotipi di vecchia ed ultima generazione.
M. Castro ha raccontato anche di esperienze analoghe a Cuba.
Ma mentre la Bartoloni parlava con toni molto accesi, la Castro e gli uomini presenti erano piuttosto pacatii…
L’immagine che ha prevalso sia in noi e in chi abbiamo sentito tra amici e conoscenti è quella negativa: prevalentemente l’autocoscienza maschile ne esce fuori con un’immagine svalutata e questo ci tormenta un po’ la coscienza.
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