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Set 2009 “Basta : è ora di cambiare anche l’’Italia !” di G.Palumbo

  • POLITICA E GENERE

Set 2009 Basta : è ora di cambiare anche l’Italia !
di Gianguido Palumbo
Basta con la cultura Maschiale !

Palermo 3 sett 09

In Giappone finalmente stanno andando al Governo i Democratici dopo oltre 50 anni. In Grecia è appena caduto il Governo di Destra e si va ad elezioni anticipate. In Germania alcune elezioni locali hanno visto crescere molto una parte della sinistra. In Francia mesi fa sono cresciuti i verdi e Sarkosy non se la passa molto bene. In Spagna Zapatero pur in difficoltà tiene e rilancia. In America hanno vinto i Democratici e Obama, pur in flessione di consensi, resiste e prosegue. In India hanno vinto i Democratici. In America Latina e in Centro America, pur fra decine di contraddizioni, partiti, presidenti, movimenti democratici e di sinistra anche molto diversi fra loro, governano e si sforzano di migliorare la vita di milioni di cittadini. Anche a Cuba si vivono segnali ed esperimenti di una lenta democratizzazione pur salvaguardando principi e pratiche della tradizione castrista. In Africa le spinte democratiche riescono con molte difficoltà a provocare modifiche positive in molti Paesi, ma si vive un nuovo impegno grazie anche alla presidenza americana di Obama. Persino in Iran e in Afganistan i movimenti più democratici riescono pur drammaticamente e con molta fatica  mettere in difficoltà falsi equilibri repressivi.

E in Italia ?

Finalmente sembra essere arrivato il momento di una possibile caduta del Governo Berlusconi.

“Incapacità”di gestire la Crisi Economica e Sociale con l’accumularsi di gravissime situazioni in tutti i Settori Economici; scelte disastrose di tagli ragionieristici in altri Settori decisivi per il nostro Paese come la Scuola, l’Università, la Ricerca, la Cultura e lo Spettacolo, e lo stesso Turismo; scelte meschine e incoscienti in Politica Estera accoppiate ad un sostanziale antieuropeismo; politiche razziste e insostenibili sulla Immigrazione; politiche monopolistiche e illiberali nella Comunicazione televisiva ; politiche contraddittorie e pericolose per la grande questione territoriale Nord Sud ; scelte al limite della costituzionalità sulla Giustizia e l’equilibrio dei Poteri Istituzionali; ulteriori leggi ad personam su diversi fronti ; sostanziale abbassamento di guardia rispetto alla illegalità ed alle Criminalità Organizzate ; la gestione presuntuosa, autoritaria e illusoria della ricostruzione post Terremoto in Abruzzo;  ed ancora molto altro.

A tutto ciò, già profondamente negativo in ogni ambito della nostra società, si è aggiunto pesantemente il fattore M.( Maschiale, come possiamo elegantemente definire così con un neologismo che propone un misto di Maschio e Maiale, con tutto il rispetto naturale per i grossi animali rosa ) per lo svelamento progressivo e ancora non completo, della “tipologia” di relazioni umane del Premier con le Donne e della sua cultura e pratica appunto “maschiale”  con uno strettissimo mix di Sesso e Potere, classico di qualsiasi e vecchio “regime” con a capo Uomini desueti e speriamo ormai fuori tempo massimo.

Sembra però arrivato il momento anche in Italia di un cambiamento almeno del Premier e del Governo:  la situazione sempre più intollerabile di crisi di milioni di lavoratori –trici in tutti i settori, privati e pubblici, che stanno procedendo anche disperatamente a ribellioni individuali e collettive, e la situazione sempre più intollerata di autoritarismo impazzito e irresponsabile nei riguardi dell’Informazione e della Cultura ( denunce a Media e singole giornaliste, attrici e scrittrici, come se Berlusconi volesse denunciare tutte le donne ribelli non potendo denunciare la prima responsabile, sua  moglie Veronica ).

Una buona parte degli Italiani e delle Italiane, compresa parte della Chiesa, compresi molti Intellettuali e Artisti, finalmente si stanno svegliando da un torpore, da un annichilimento prolungato, e speriamo che anche una parte di quegli elettori ed elettrici che hanno creduto nel “nuovo” Partito delle Libertà ci stiano ripensando.

Insomma buona parte di ciò che eccessivamente, ambiguamente, erroneamente, viene chiamata da anni “Società Civile” è “pronta” a ribellarsi e chiedere a gran voce e con molta decisione la fine di questo “Governo-Regime” e almeno l’apertura di una crisi ed eventualmente anche la nascita di un Governo Tecnico, pur di cambiare aria.

Il problema è però uno e il solito da anni : l’insieme dei Partiti e dei loro elettori, delle diverse Sinistre Italiane, dei Moderati sinceramente democratici e valoriali, dei Radicali, dei Verdi, e quindi la attuale Opposizione è pronta ? E’ pronta a rifondarsi nel suo complesso, ridefinendo seriamente e veramente le proprie politiche in base ad una nuova sintonia culturale, sociale e quindi politica con milioni di cittadini e cittadine in carne ossa, dai Giovanissimi ai Vecchissimi, dagli Uomini alle Donne e accanto a loro dagli Omosessuali ai Transessuali, dai Precari agli Impiegati e Operai, dagli Agricoltori agli Allevatori, dagli Artisti agli Intellettuali, dagli Immigrati ai Rom, dai Meridionali ai Settentrionali, e via via ?

E’ ora di dire Basta. E’ ora di far cadere questo Governo e concludere il “ventennio” di Berlusconi : gli suggeriamo la Svizzera per una pensione degna e serena a base di Tisane, Prati e Campane.

 

E’ ora di rifare una nuova Coalizione Democratica e di Sinistra che sappia Governare il Paese ed anche le Regioni, le Province e le Città.

 

Gianguido Palumbo  PAGI

Maschile Plurale11/09/2009

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