Nov 2007 “Il gruppo Maschile Plurale di Roma”
di Jones Mannino e Massimo M. Greco
Il gruppo Maschile Plurale, come gruppo informale di riflessione sull’identità maschile, nasce subito dopo il “2° incontro nazionale uomini” (29 settembre – 1° ottobre 2000) organizzato dal gruppo Uomini di Pinerolo al Castagneto di Villar Pellice (To) per decisione di alcuni uomini romani che vi prendono parte (Stefano Ciccone, Claudio Vedovati, Massimiliano Luppino, Carlo Garbini) cui si aggiungono fin dalla prima riunione Jones Mannino e Andrea Baglioni.
Da quella data, anche in altre città di Italia, si sono riuniti con lo stesso fine gruppi di uomini, dando vita ad un’attività di discussione che non rimane solo a livello locale ma che cerca di integrarsi anche a livello nazionale.
Fino al 2004 il gruppo romano si riunisce in varie sedi e modalità tutte le settimane praticando di volta in volta l’autocoscienza, il cazzeggio, la risata, la tristezza, il gioco, la noia, il ballo, gli scazzi, la riflessione teorica e politica, l’autoaiuto e lo psicodramma. Qualche volta perfino la preghiera, il digiuno mai ! Negli anni la composizione del gruppo romano si modifica nel numero e nella qualità dei partecipanti intersecando vicende umane, orientamenti sessuali e percorsi politici, culturali e religiosi diversi tra loro. E’ così transitano nel gruppo Simonpietro Marchese, Fausto Perozzi, Andrea Ciantar, Massimo Greco, Renato Sebastiani, Stefano Portelli, Elio Bongiorno, Gianfranco Proietti, Paolo Mastroianni, Sandro Mazza, Pietro Olla, Carlos Salazar, Alberto Ferro. Qualcuno è scappato dopo un incontro e non sapremmo neanche ricordarne il nome, qualcuno è andato via sbattendo la porta, qualcun altro è tornato. Uno lo raggiungeremo alla fine dei nostri giorni. Lo ricordiamo e lo salutiamo con amore, e a lui dedichiamo questo sito.
Di quando in quando il gruppo o qualcuno dei suoi componenti si è avventurato, prodotto o improvvisato nella elaborazione di articoli e documenti (alcuni li ritrovate su questo sito), volantini, striscioni e manifesti, e nell’organizzazione e partecipazione a manifestazioni e iniziative culturali e politiche. Da anni ormai si favoleggia di un libro che forse non vedrà mai la luce, mentre qualcuno del gruppo più esposto mediaticamente e politicamente è in tournè permanente da alcuni anni, il più delle volte a proprie spese.
Da un paio d’anni più che riunirci tra di noi abbiamo contribuito a promuovere altri luoghi di riflessione sia separati (di soli uomini) che misti (di uomini e donne) a carattere nazionale.
Tra questi ricordiamo Agape (il campo dedicato agli uomini e alla riflessione maschile organizzato dalla comunità valdese di Praly vicino Torino) e Anghiari (l’incontro seminariale “Sui Generi” organizzato presso la Libera Università dell’Autobiografia, cui partecipano uomini e donne di diverse generazioni e orientamenti sessuali).
A seguito delle prime iniziative pubbliche del gruppo romano, si pose l’esigenza di dare un nome al gruppo e dopo lungo dibattito si decise per “maschile plurale”, un paio d’anni dopo, in un momento in cui il gruppo romano era inattivo, un gruppo nato a Bologna per iniziativa di Michele Poli e Sandro Bellassai, e che già da tempo si riuniva chiese se poteva “riutilizzare” quel nome.
Da allora, e sempre più spesso molti uomini che da anni hanno avviato la loro riflessione sul maschile è stato attribuito dai media il nome Maschile Plurale, che quindi da alcuni anni circola e viene usato anche in maniera inappropriata.
Nella primavera del 2007, abbiamo dato vita insieme ad altri uomini sul territorio nazionale all’ Associazione Nazionale Maschile Plurale, come strumento soprattutto di dialogo con le istituzioni, senza voler interrompere quel lavoro informale e spontaneo che si realizza al di là degli statuti costitutivi e delle regole organizzative. La storia dell’Associazione in effetti è ancora tutta da scrivere.
” … raffina i sentimenti, trasgredisci i rituali … ” – CCCP
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