Lo scorso 2 novembre alcuni uomini del gruppo di condivisione di Nuovo Maschile di Pisa si sono trovati davanti alla sezione soci della Ipercoop di Navacchio per mettere a frutto le fatiche organizzative dei giorni precedenti ed uscire allo scoperto con un evento di sensibilizzazione e informazione, legato alla manifestazione nazionale “Prima della violenza”.
Pacificamente armati delle nostre felpe colorate, decorate con il logo dell’associazione e con slogan tipo “sono un uomo che rifiuta la violenza” o “sono un uomo che si mette in discussione”, ci siamo sguinzagliati per tutto il supermercato a distribuire volantini di invito, dietro ai quali abbiamo stampato anche un testo di riflessione per tutti coloro che magari non sarebbero passati ad ascoltarci.
Alle 16.30, davanti a due tavoli rossi rispettivamente pieni di libri e di stuzzichini, si sono raccolte una ventina di persone e molte altre sono passate, talvolta soffermandosi più o meno a lungo e ascoltando distrattamente o con attenzione.
Abbiamo dunque cominciato a leggere alcuni testi sul tema della violenza contro le donne e sugli stereotipi di genere, fermandoci un momento tra un testo e l’altro per invitare i e le presenti ad interagire. Dopo un’iniziale timidezza è iniziato un acceso ed interessante dibattito, tanto che abbiamo rinunciato a leggere i testi rimanenti. La sensazione è stata quella di un’ attiva partecipazione tra le persone davanti a noi e di un buon affiatamento tra gli uomini del gruppo.
È stato veramente bello percepire in special modo l’apprezzamento delle donne presenti, che poi ci hanno ringraziato per il nostro impegno nel perseguire obiettivi di consapevolezza e di libertà dagli schemi del patriarcato, che tutti e tutte ci riguardano. E’ stato bello e strano sentire nei e nelle presenti la sorpresa di trovarsi davanti a uomini che provano con sincerità e concretezza a ritessere la propria vita di maschi con un ordito nuovo, prodotto ogni giorno con fatica e creatività nella ricerca comune con altri uomini e donne; un tessuto non privo di passi falsi e di tracce patriarcali, ma autentico e vivo.
È stato bello perché ti senti riconosciuto nella tua vera essenza, ma strano perché si vorrebbe che tutti gli uomini fossero così, senza alcun dubbio imperfetti, ma decisamente orientati verso la non violenza e il rispetto degli altri/e.
Nella nostra realtà di tutti i giorni lavoreremo ancora per questo, anche tra un novembre e l’altro.
Massimo