Adolph, Leonard e Julius Henry Marx (Harpo, Chico e Groucho) in posa su un pianoforte
Febbraio 2013
“Mio fratello è figlio unico”
Una lettera a singoli e gruppi in vista dell’incontro
nazionale promosso di Maschile Plurale
di A.Leiss, S.Ciccone, A.Miceli, G.Lenzi, G.A.Franchi, S.Perri, M.Deriu, S.Deiana.
La vita della rete nazionale di maschile plurale è scandita da un calendario che nel corso del tempo ci siamo dati.
Nei primi mesi dell’anno teniamo un incontro di bilancio e programmazione, durante l’estate un fine settimana lungo con momenti esperienziali, verso la fine dell’anno un incontro pubblico, con un taglio “politico” e rivolto all’esterno.
Completano il calendario due date per le quali ci impegniamo. Il 28 giugno, che commemora la rivolta di Stonewall di New York del 1969, data simbolica di inizio del movimento di liberazione omosessuale, che ci vede in piazza nei Pride e quella del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza maschile contro le donne.
In questo 2012 molte delle nostre energie “di fine anno” sono state assorbite dalla preparazione dell’incontro “Le parole non bastano“, costruito con la Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano.
Pensiamo perciò di tenere l’incontro nazionale di bilancio e programmazione a fine marzo e l’incontro “politico” a febbraio, probabilmente nel fine settimana del 16-17 – indicativamente a Roma.
Questa che pubblichiamo è la lettera aperta che quanti di noi si stanno impegnando nella preparazione hanno inviato a donne e uomini con i quali siamo in relazione.
Care amiche, cari amici,
nella crisi e nel cambiamento che stiamo vivendo ha grande evidenza il mutamento intervenuto nelle relazioni tra i sessi. Pensiamo che la stessa crisi economica e politica non possa essere compresa, e quindi affrontata, senza vederne anche gli aspetti determinati dal traumatico venire meno di un ordine patriarcale nelle sfere del potere politico, economico, familiare.
Su questo esistono ricche elaborazioni del femminismo, mentre una presa di coscienza maschile, consapevole della propria parzialità, ha cominciato a prendere forma ma stenta ancora a affermarsi nel dibattito pubblico e nelle concrete pratiche politiche agite dagli uomini nei più diversi contesti, istituzionali, culturali, sociali.
Vogliamo contribuire a un confronto pubblico su questi temi, partendo dalle esperienze e dai vissuti della rete di cui facciamo parte – Maschileplurale – e invitando al confronto donne e uomini con cui siamo in relazione, o che fossero comunque interessati/e a una interlocuzione con noi.
Vi segnaliamo quindi due iniziative alle quali uomini di Maschileplurale hanno contribuito.
La prima si è svolta a Milano il 21 e 22 novembre e ha avuto per tema la violenza maschile contro le donne (“Le parole non bastano. Donne e uomini contro la violenza maschile sulle donne”, incontro promosso dalla Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano e da Maschilplurale).
La seconda ha per tema il mutamento delle identità maschili – evocate dal paradossale titolo di una nota canzone: “Mio fratello è figlio unico” – e la ricerca di nuove relazioni politiche tra uomini e donne. Una data possibile – da confermare – è il 16 e 17 febbraio 2013.
Vi proponiamo di contribuire alla ideazione e costruzione stessa di questa seconda occasione pubblica, che vogliamo aperta (preparata da uno spazio di confronto in rete), anche se inserita in un percorso con una storia alle spalle e che si propone di proseguire in futuro.
Vorremo fare di questo incontro l’occasione per fare il punto su una esperienza e una riflessione e per “situare” l’azione e l’elaborazione di Maschileplurale su temi come la maschilità, le relazioni tra i sessi, la costruzione sociale del genere, la politica, il potere, la violenza. Evidenziando anche nodi irrisolti, questioni aperte, approcci differenti.
- Misurare questa riflessione sul terreno della crisi attuale della politica e dell’economia e, più in generale, della critica di istituzioni e saperi maschili;
- Riflettere sulla costruzione di una relazione politica con le donne, con il femminismo e i femminismi. Analizzando le esperienze di pratica politica già aperte e immaginando nuovi scambi anche alla luce del recente convegno delle donne a Paestum (“Primum vivere anche nella crisi: la rivoluzione necessaria. La sfida femminista nel cuore della politica”);
- Confrontare i nostri punti di vista con le soggettività e le prospettive LGBTQ;
- Collocare questa riflessione nella più ampia ricerca sul maschile a livello internazionale, valorizzando quanto anche in Italia vanno producendo (in termini di pratiche associative, ricerche teoriche, riflessioni personali) giovani uomini, con i quali aprire un dialogo.
Ecco una ipotesi di titolo e di programma di massima dell’incontro che sarebbe organizzato con il seguente criterio: attivare da subito un confronto in rete; arrivare all’incontro con brevi appunti per inquadrare i temi individuati, da proporre in apertura di ognuna delle tre sessioni di lavoro, e da far seguire dal confronto libero.
“Mio fratello è figlio unico”
Identità maschili in un mondo in crisi
(oppure: Che cosa vogliono gli uomini?)
Sabato
Mattina: La questione maschile: desideri e paure nel cambiamento
Proviamo a raccontare l’esperienza e l’elaborazione di Maschileplurale. Ma anche a riconoscere altri movimenti e riflessioni sul maschile: il dibattito negli altri paesi; che cosa si sviluppa nel web, nelle ricerche accademiche, nelle pratiche sociali che spesso vedono nuovi percorsi di giovani uomini.
Il nodo su cui vogliamo interrogarci è cosa significhi essere uomini nel tempo della libertà femminile tra il rancore, la rinuncia, o il riconoscimento di un’occasione.
Pomeriggio: La politica che fallisce: il sesso della crisi
Come uomini che tentano di mettere in discussione i propri modelli di riferimento e i propri destini ci troviamo spesso davanti a una empasse: agire su di sé o stare nel mondo?
E’ possibile una diversa pratica politica che riesca a dire mercato, lavoro, cura, precarietà? Movimenti, partiti, istituzioni: oltre il separatismo maschile
Domenica
Mattina Politica della differenza: relazione e conflitto
Il nostro punto di partenza è di “scommettere” sulla fertilità del riconoscimento della parzialità maschile e metterla in dialogo con i femminismi. Vogliamo innanzitutto riconoscere e ascoltare le esperienze di relazione politica tra donne e uomini esistenti e a partire da queste per porci una domanda su cosa vogliamo da queste relazioni.
Mettere in gioco la differenza maschile oltre una prospettiva di inclusione vuol dire anche porre una domanda nuova: sulle relazioni tra i sessi, sugli orientamenti sessuali, sulla costruzione stereotipata di ruoli e attitudini di genere è possibile costruire relazioni politiche che siano reciprocamente trasformative?
Alberto Leiss, Stefano Ciccone, Alessio Miceli, Gabriele Lenzi, Gian Andrea Franchi, Sergio Perri, Marco De Riu, Salvatore Dejana
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