L’Associazione nazionale Maschile Plurale è stata costituita a Roma nel maggio del 2007 e rappresenta una realtà di uomini con età, storie, percorsi politici e culturali e orientamenti sessuali diversi, radicati in una rete di gruppi locali di uomini più ampia e preesistente.
I componenti dell’Associazione sono impegnati da anni in riflessioni e pratiche di ridefinizione della identità maschile, plurale e critica verso il modello patriarcale, anche in relazione positiva con il movimento delle donne.
L’idea dell’Associazione è nata dopo la pubblicazione di un Appello nazionale contro la violenza sulle donne, scritto da alcuni dei promotori nel settembre del 2006 e controfirmato in pochi mesi da un migliaio di altri uomini di ogni parte d’Italia.
Nel corso del 2007 si è arrivati alla costituzione dell’Associazione, come esigenza di una forma ancora leggera, ma adeguata a un impegno nazionale più strutturato (come il lavoro per progetti, in vari contesti).
Maschile Plurale, attiva in alcune regioni italiane (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia), realizza diversi interventi, quali:
- la produzione di riflessioni e di documenti con una valenza politica, sui temi della maschilità e delle relazioni tra uomini e donne, offerti alla discussione attraverso questo sito e una pagina facebook
- gli incontri pubblici, sugli stessi temi, di sensibilizzazione e promozione culturale sul territorio
- l’educazione e la formazione per le scuole, le università, gli operatori socio-sanitari e le forze dell’ordine
- la collaborazione con alcuni centri antiviolenza, anche all’interno di reti di prevenzione e contrasto della violenza maschile sulle donne
- la ricerca-azione in tema di percorsi degli uomini maltrattanti
- la partecipazione ad analoghe iniziative di molte altre realtà associative e istituzionali .
- promuovere una riflessione individuale e collettiva tra gli uomini di tutte le età e condizioni, a partire dal riconoscimento della propria parzialità e dalla valorizzazione delle differenze, nella direzione di un mutamento di civiltà nelle relazioni tra i sessi;
- impegnarsi pubblicamente e personalmente per l’eliminazione di ogni forma di violenza di genere, sia fisica che psicologica;
- facilitare una svolta nei comportamenti concreti di ciascuno, con le proprie diverse soggettività nelle relazioni interpersonali, nelle famiglie, nel mondo del lavoro, nelle scuole e nelle università, nelle comunità religiose, nei luoghi della politica e dell’informazione, nonché nelle diverse occasioni di socialità […]
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