Un appello di WAVE – Donne contro la violenza Europa – da sottoscrivere (se condiviso) entro le ore 12 del 18 aprile 2018
TESTO ITALIANO DELLA LETTERA DI WAVE (*)
Al segretario generale del Consiglio d’Europa
Noi, associazioni riunite nella rete europea WAVE – Women Against Violence Europe (Donne contro la violenza Europa) – e i/le nostre alleati/e, le scriviamo per esprimere il nostro shock e la nostra e preoccupazione di fronte all’attacco lanciato contro il riconoscimento universale della discriminazione e della diseguaglianza di genere come cause e conseguenze della violenza contro donne e ragazze, e contro l’inclusione di tale riconoscimento nella Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne (Convenzione di Istanbul).
Questo attacco è stato espresso in una lettera che le è stata inviata.
Riteniamo che le raccomandazioni contenute in tale lettera abbiano un grave impatto sulla prevenzione delle diverse forme di violenza e sulla protezione delle donne e ragazze che ne sono vittima.
WAVE lavora nel campo della prevenzione della violenza contro donne e ragazze e dei diritti umani delle donne fin dal 1994, e siamo profondamente impegnate per la realizzazione dei principi universali dell’uguaglianza di genere e dei diritti umani delle donne.
Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla Convenzione di Istanbul e al Comitato GREVIO che ne cura il monitoraggio, e rifiutiamo in toto ogni iniziativa tesa a consentire che si pongano riserve alle disposizioni chiave della Convenzione.
Consideriamo la Convenzione di Istanbul come lo strumento regionale e internazionale più coerente e ampio per contrastare la violenza contro le donne e la violenza domestica. Siamo assolutamente convinte che la ratifica e la piena implementazione della Convenzione di Istanbul contribuiranno a ridurre in maniera significativa l’esposizione delle donne alla violenza e faciliteranno la costruzione di una società più equa e responsabile per tutti.
Le scriviamo per unire la nostra voce a quella di altre organizzazioni, a cominciare dalla EWL – European Women’s Lobby (Lobby europea delle donne) – che hanno anch’esse espresso la propria preoccupazione a fronte della lettera che le è stata inviata.
(*) Il testo originale è in Wave Blog.
WAWE BLOG nasce per “ampliare la diffusione degli articoli pubblicati ogni anni sul magazine Wave Fempower, che affronta i diversi aspetti della violenza maschile contro le donne e le sue conseguenze, dalla violenza assistita alle metodologie di aiuto, dalla violenza nei percorsi migratori alle contese per l’affidamento dei figli”. Come spiegano le coordinatrici dalla sede di Vienna di Wave “con questo blog vogliamo offrire a tutte/i la possibilità di comprendere meglio il nostro lavoro e contemporaneamente condividere opinioni e analisi femministe intorno a temi che riguardano la condizione delle donne, e che non necessariamente riflettono la posizione ufficiale di Wave”. Una pluralità di voci, di sguardi, di contesti dunque, proprio per lasciare spazio alla diversità delle esperienze che compongono la rete Wave “includendo anche a recensioni di libri, critiche di film o testimonianze personali delle donne che ce l’hanno fatta a sottrarsi a una relazione violenta”. Per ora il blog è solo in inglese.
Testo ripreso da La Bottega del Barbieri
LE IMMAGINI – scelte dalla redazione della “bottega” – sono di Anarkikka.