Gen 2011 “Educatori ed educatrici dell’infanzia a lezione in Municipio
“Ecco che cosa dire ai bimbi delle coppie gay e lesbische”
di Gabriele Isman, da La Repubblica 19.01.2011
Il 25, al prossimo incontro, ci sarà anche la televisione pubblica francese, perché tre giorni dopo, la loro Corte costituzionale deciderà sui matrimoni gay»…Bimbi di coppie gay a lezione 200 educatori
La sala Lo Mastro del municipio XI piena, tra voglia di capire e richiesta di diritti. C´erano almeno 200 persone ieri pomeriggio nell´aula di via Benedetto Croce per il primo dei due incontri sull´omogenitorialità organizzati con l´associazione Famiglie Arcobaleno per gli insegnanti dei nidi e di scuole dell´infanzia dell´ex circoscrizione. «Ho all´asilo un bimbo con due papà – dice Patrizia Falconieri del nido “Piccolo Girasole” – e l´assenza di una mamma ha causato smarrimento. In 25 anni di carriera non mi era mai capitato».
«L’aula consiliare piena dimostra l´esigenza di formazione rispetto al tema dell´omogenitorialità e delle novità delle società in genere» dice il minisindaco Andrea Catarci. Il consigliere regionale Enzo Foschi che ha patrocinato l´iniziativa parla di «risposta strepitosa», e l´assessore municipale Carla di Veroli aggiunge: «Il 25, al prossimo incontro, ci sarà anche la televisione pubblica francese, perché tre giorni dopo, la loro Corte costituzionale deciderà sui matrimoni omosessuali».
Educatrici ed educatori in sala a titolo gratuito ascoltano con attenzione Giuseppina La Delfa, presidente dell´associazione e mamma di una bimba con due madri dopo il loro Pacs in Francia. Lei racconta: «Quando ho portato mia figlia a scuola, la direttrice mi ha aggredito. “Perché mi parlate dei fatti vostri?” mi ha chiesto, e io: “Al primo disegno mia figlia ritrarrà una famiglia con due mamme”». Chiara Lalli, docente di Epistemologia delle scienze umane all´università di Cassino, parla al pubblico. «Questi due incontri sono un´iniziativa utile per parlare di problemi che affliggono il mondo omosessuale, partendo dalla scuola, dove comincia a formarsi la personalità del bambino. Le famiglie omogenitoriali hanno un buco: mancano le tutele giuridiche. Senza dimenticare che anche in televisione il modello proposto è la famiglia tradizionale. Da questi incontri può partire un circolo virtuoso rispetto agli altri insegnanti e ai bambini».
A Roma l´associazione conta trenta iscritti, in Italia duecento. La Delfa sintetizza al pubblico la realtà delle famiglie omosegnitoriali partendo da una battuta: «La compagna diventava la zia o la tata, ma le bugie non duravano nel tempo. E quando la bimba a scuola dice “ho due mamme”, non le si può dire che è falso, ma la si può aiutare a sostenere il discorso». E mentre il municipio X, guidato da Sandro Medici, è interessato a ripetere l´iniziativa a Cinecittà, Di Veroli annuncia la prossima iniziativa: una serie di incontri sui genitori di omosessuali, diretto alle scuole medie, superiori e inferiori.
Commenti recenti