Monthly Archives: Novembre 2007

Nov 2007 “I movimenti Lgbtq italiani e la manifestazione del 24 novembre”

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Nov 2007 “I movimenti Lgbtq italiani partecipano alla
manifestazione del 24 contro la violenza sulle donne”
da Liberazione

Domenica scorsa gli “Stati Generali” dei movimenti Lgbtq italiani, riuniti a Bologna, hanno espresso la loro partecipazione alla manifestazione del 24 contro la violenza sulle donne. Non si tratta di un’adesione “morale” ma della consapevolezza che esiste un nesso profondo tra la violenza che viene esercitata contro le donne e quella, altrettanto quotidiana, subita dalle lesbiche, i gay, i/le trans.

Nov 2007 “24 novembre: e gli uomini che fanno?”, di B.Busi

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Nov 2007 “24 novembre: e gli uomini che fanno?”

di Beatrice Busi
da QUEER, inserto di Liberazione il – 18 novembre 2007

 

Marzo 1985. All’università di Roma, in occasione della giornata   internazionale della donna, circola un volantino “diverso” dagli   altri. E’ scritto da compagni che – per rispondere alle sollecitazioni   delle femministe che domandavano: 8 marzo, e gli uomini? – propongono agli uomini di discutere e confrontarsi in assemblea sulla cultura dello stupro.

Nov 2007 “Declaración de la Marcha Mundial de las Mujeres”

IMPEGNO CONTRO LA VIOLENZA

Nov 2007 “Dichiarazione della Marcia Mondiale delle Donne”
25 novembre 2007 – Giornata mondiale contro la violenza contro le donne.

Nella Carta Mundial de las Mujeres para la Humanidad le donne militanti della Marcha Mundial de las Mujeres dichiarano di voler costruire un mondo dove “tutti gli esseri umani vivano liberi di ogni violenza”.

Condannano il patriarcato quale sistema che genera una stratificazione in cui la donna occupa un ruolo inferiore; condannano il maschilismo, che nega il piacere delle donne volendo ridurle a oggetti; condannano il razzismo che si fa sfruttamento insieme all’oppressione di genere e di classe; condannano la globalizzazione neoliberista che riduce i nostri corpi a merce.Se c’è violenza ci sarà resistenza.

L’impunità può essere sconfitta dalla forza delle donne organizzate. Non accettano la promozione dei diritti delle donne ed il bisogno di “proteggerle” utilizzati per giustificare occupazioni militari, razzismo e intolleranza (Afghanistan, Iraq e Palestina).
Chiedono più diritti ai loro governi, ma sono consapevole della loro responsabilità individuale e collettiva di donne e uomini.

http://movimientos.org/