Novembre 2011
“Maschile Plurale e L’albero di Antonia,
resoconto di un incontro pubblico ad Orvieto“
Uomini e donne si confrontano per riflettere sulla relazione tra violenza maschile e patriarcato e sulla possibilità di vivere insieme relazioni libere dalla violenza
Il 12 novembre scorso presso la Libreria Parole Ribelli di Orvieto si è tenuto il primo dei tre appuntamenti ideati dall’Associazione L’albero di Antonia in vista della Giornata internazionale delle donne del 25 novembre, che si conclude con un incontro presso la Sala del Governatore.
Sabato pomeriggio: il gruppo Trasformazione si muove dalle colline di Baschi ad Orvieto e per la prima volta prende contatto in maniera pubblica con il territorio che lo ospita da quasi due anni. L’occasione è l’invito da parte dell’Albero di Antonia, un’associazione femminista che si occupa di varie cose, tra cui la violenza di genere, e che aveva già avuto rapporti con alcuni di Maschile Plurale (Sandro Bellassai e Massimo M. Greco) in occasione di un vasto progetto di formazione sul tema della violenza attuato in cinque cittadine umbre.
L’incontro si tiene in una libreria del centro di Orvieto, a pochi passi dal Duomo. Le donne che gestiscono la libreria fanno parte dell’Albero di Antonia. L’affluenza è numerosa: quasi quaranta persone riempiono lo spazio, gli uomini, esclusi quelli di Maschile Plurale, si contano su una mano. Il carattere dell’incontro è molto particolare. Si tratta di una prima conoscenza reciproca delle due realtà in gioco e nello stesso momento di un incontro pubblico. Probabilmente prevale la prima parte, in quanto quasi tutti/e quelli/e che prendono la parola sono dell’una o dell’altra associazione. È interessante notare anche che la quasi totalità dei/delle presenti non è nativa di Orvieto ma vi si è trasferita e soffre una generale chiusura o distanza di quel territorio alle tematiche di genere. I commenti su questo dato ci restituiscono una certa difficoltà di incidere sulla mentalità tradizionale del luogo.
L’incontro, dopo un primo momento di presentazione, viene animato dalla visione del video “Da uomo a uomo”. In seguito, la discussione tocca vari aspetti comunemente trattati da noi e da loro: i modelli di maschilità e femminilità, le modalità di approccio agli ambiti educativi, le domande sulla scarsa partecipazione degli uomini, le forme “militanti” per incidere sui modelli negativi che la nostra società si porta dietro, compresi gli accenni alle realtà che stanno lavorando sugli uomini maltrattanti, tra cui quella nascente di Roma. La forma della discussione rimane piacevole, a tratti divertente, anche quando si manifestano divergenze di vedute su alcuni aspetti. A tratti emergono anche interessanti narrazioni personali (storie di madri) o professionali (insegnanti, contadini) attinenti con i temi trattati.
L’incontro si conclude di fronte a un gustoso aperitivo con manicaretti fatti dalle donne dell’Albero di Antonia. I riscontri successivi all’incontro (cioè le chiacchiere informali durante il rinfresco bio organizzato dalla libreria), ci dicono che lo scambio di opinioni e di esperienze è stato molto interessante anche per le altre persone presenti: momenti di scambi informali, crocicchi, scambi di informazioni e storie di vita. Emerge la voglia reciproca di continuare a costruire qualcosa insieme sul territorio, nelle forme e nei tempi di cui siamo capaci.
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