Un progetto per trasformare la cultura della violenza
ARCHIVIO PROGETTI14/07/2023Il 5 giugno scorso sono iniziati i lavori del progetto di MP “Contrastare la violenza di genere trasformando la cultura che la produce”
Il 5 giugno scorso sono iniziati i lavori del progetto di MP “Contrastare la violenza di genere trasformando la cultura che la produce”
La 4W4I è realizzata da un’alleanza di oltre 200 partner che si alternano in una staffetta di webinar e eventi dedicati alla valorizzazione delle diversità e all’inclusione. Un’occasione per confrontarsi […]
Hanno superato quota 1000 gli/le iscritti/e al corso di formazione online su “La vittimizzazione secondaria nel contesto della violenza contro le donne” attivato lo scorso 14 ottobre dal progetto Never Again. In considerazione del grande interesse suscitato, le iscrizioni sono prorogate al 30 novembre 2021
Doppio colpo per la credibilità del movimento Metoo, nato sull’onda della denuncia fatta qualche mese fa da Asia Argento, che accusava il potente produttore della Miramax, Harvey Weinstein, di averla violentata alcuni anni fa?
Anni fa ho avuto una storia con una ragazza che non si depilava le gambe. Aveva belle gambe che spesso portava scoperte. Poi a un certo punto iniziò a depilarsi perché il vantaggio della libertà dalla depilazione stava diventando minore rispetto allo svantaggio di dover vivere in una società di nuovi maschi alienati con in mano oggetti del progresso tecnologico e nel cervello sordide regressioni patriarcali. E ciò iniziava anche ad essere pericoloso. Stiamo parlando degli anni Zero di questo secolo
Ma un piccolo amore che finisce è molto peggio, non lascia nulla se non recriminazioni e domande ossessive (se avessi o non avessi detto, se avessi o non avessi fatto, e come abbiamo potuto giungere a questo, e come avremmo potuto evitarlo…), è impotente come un moscone che sbatte con insistenza contro i vetri di una stanza che è la sua prigione e che potrebbe diventare la sua tomba, è tossico come un parassita che ti si aggrappa e ti penetra nell’organismo spargendo veleno
Io vorrei usare la parola ‘osceno’, che mi sembra più forte, perché è una dimensione legata immediatamente al corpo; a ciò che, in un corpo, deve star fuori dalla scena sociale, dagli schemi corporei imposti e accettati. L’omosessualità è stata a lungo, ed è ancora, l’osceno per eccellenza (tranne, parzialmente, in alcuni paesi, dove è stata accettata in termini di parità istituzionale, che è un modo per annullarne la carica contestativa dell’eterosessualità dominante)