Roma 18 Mar 2013 ore 18.00
presentazione del libro Uomini che pagano le donne.
Dalla strada al web, i clienti nel mercato del sesso contemporaneo
di Giorgia Serughetti (Ediesse, 2013)
la Feltrinelli Libri e Musica, Galleria Colonna – Roma
Partecipano alla presentazione, oltre all’autrice
Lidia Ravera, Francesca Caferri, Stefano Ciccone
Dal materiale di presentazione
Analizzare la “domanda” di sesso a pagamento per molti uomini rappresenta ancora un problema. Per capire davvero il fenomeno prostituzione bisogna cominciare a guardarlo non solo dal lato della prostituta ma soprattutto da quello del cliente, senza stigmi sociali. Non è vero che tutte le sex workers sono «vittime». Non è vero che i clienti sono necessariamente «carnefici». Il fenomeno è molto più complesso. Il libro di Giorgia Serughetti, giovane studiosa di processi culturali, è un percorso di esplorazione nel territorio pieno di ombre e di silenzi degli uomini che pagano le donne, fino a oggi in Italia poco studiati e ancor meno compresi.
Chi è il cliente? Perché gli uomini pagano per il sesso? Il mercato del sesso del nuovo millennio rivela l’esistenza di una domanda crescente, formata da numeri impressionanti di uomini in tutti i paesi occidentali. Colpire questa domanda per contrastare la proliferazione dei mercati sessuali è oggi, dopo secoli di silenzio e di rimozione della responsabilità dei clienti, l’idea guida dell’intervento pubblico anti-prostituzione. Ma gli scandali sessuali che hanno riguardato uomini di potere, come Silvio Berlusconi e Dominique Strauss-Kahn, mostrano che le pratiche maschili di scambio sesso-denaro arrivano a insinuarsi anche nelle stanze della politica. Analizzando e criticando gli approcci che fanno del sesso a pagamento una patologia di pochi, questo libro offre invece uno sguardo ampio sulla cultura contemporanea che, in ambiti sempre più estesi del vivere, produce la commercializzazione della vita intima e della sessualità. E in questa cultura cerca le radici di potere e impotenza maschile, desiderio e repulsione verso la prostituzione, apertura di spazi virtuali e vessazione delle sex worker migranti. Il cliente emerge così come la figura maschile che interpreta nei suoi esiti più radicali e contraddittori l’ingiunzione contemporanea al consumo sessuale.
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