Incontro nazionale uomini
Differenti voci maschili per costruire relazioni di libertà
Invitiamo tutti a proseguire insieme questo dialogo al
maschile, e sempre più al plurale,
sabato 9 giugno a Bologna dalle 10 alle 17 Provincia di Bologna,
Sala Zodiaco, via Zamboni 13
Incontro nazionale uomini
Differenti voci maschili per costruire relazioni di libertà
Siamo nati uomini, e questo è ancora un privilegio in ogni angolo del pianeta. Vediamo tanti uomini spendersi freneticamente per conservare questo privilegio a dispetto dei mutamenti storici, altri contribuire tacitamente a riprodurlo con il proprio silenzio.
Le nostre società non mantengono la disuguaglianza di genere per accidente, ma sono precisamente fondate (anche) su questa disuguaglianza.
Alle donne, nelle relazioni affettive, molti uomini chiedono di comportarsi in modo da essere rassicurati circa la propria autorità. Lo chiedono con le buone e, se non lo ottengono, facilmente passano alle maniere forti. La disuguaglianza di genere è ancora oggi la più capillare offesa alla libertà e alla democrazia reale. Ma oggi donne di tutto il mondo si dichiarano sempre meno disponibili ad accettarla, nel pubblico e nel privato; la maggiore autonomia e libertà delle donne sta cambiando il mondo, e questo in molti uomini suscita rabbia e angoscia.
Singole donne, anche in Italia, pagano un prezzo spaventoso per tale insicurezza maschile: circa due donne la settimana sono uccise dal partner o ex partner, mentre milioni di donne nel corso della vita sono state oggetto della violenza di uomini che quasi sempre erano i loro mariti, compagni, amici.
È impossibile non vedere il legame profondo fra violenza maschile sulle donne e potere maschile sulle donne. È impossibile non rilevare il nesso profondo, nell’immaginario e nella pratica di tanti uomini, tra sessualità e potere. Un nesso che si esprime anche nella paura ossessiva per la “precarietà della virilità”, rafforzando così anche la discriminazione contro gli omosessuali: violenza sulle donne e omofobia hanno la medesima radice.
Crediamo possibile, e necessario, liberare la sessualità e la relazione con l’altra/o dal linguaggio del potere. La violenza e il potere degli uomini sulle donne ci riguardano tutti. Riguardano chiunque creda nella democrazia, perché determinano un regime quotidiano di illibertà, ma chiamano anche in causa ogni uomo di fronte agli atti di altri uomini, perché il silenzio e l’indifferenza somigliano troppo a un’accettazione di fatto di tale situazione. Coinvolgono infine il modo di essere di ognuno di noi, perché ci spingono a fare i conti con modelli di virilità che impoveriscono le nostre stesse vite.
Abbiamo promosso un appello nel settembre 2006, sottoscritto poi da un migliaio di uomini, che chiedeva un impegno attivo di ciascuno contro la violenza degli uomini sulle donne. Abbiamo incontrato molti altri uomini nel corso delle iniziative promosse intorno al 25 novembre (Giornata mondiale contro la violenza sulle donne), della prima Campagna nazionale del Fiocco bianco, dell’assemblea dei firmatari dell’appello tenutasi il 14 ottobre scorso a Roma.
Vogliamo riaprire luoghi in cui rimettere in discussione modelli culturali, forme di relazione tra uomini e con le donne, linguaggi e pratiche che proliferano su un immaginario maschile diffuso e troppo spesso dato semplicemente per scontato.
Ci sembra necessario continuare questo confronto fra uomini e con le donne, anche con ulteriori e più ampie iniziative pubbliche in tutta Italia. Abbiamo costruito un sito web per scambiare idee ed esperienze (www.maschileplurale.it) e intensificato un dialogo su altri spazi (www.donnealtri.it; web.tiscali.it/uominincammino); abbiamo anche costituito un’associazione (Maschile plurale) come ulteriore strumento per costruire nuove attività comuni.
Vogliamo proporre un’occasione di incontro nazionale in cui privilegiare la comunicazione e il confronto tra uomini: per costruire insieme nuove iniziative, nuove esperienze e nuove proposte, ma anche per ascoltare e insieme dare voce alle nostre domande di cambiamento.
Per cambiare innanzitutto le nostre vite.
Invitiamo tutti a proseguire insieme questo dialogo al maschile, e sempre più al plurale,
sabato 9 giugno a Bologna dalle 10 alle 17 Provincia di Bologna,
Sala Zodiaco, via Zamboni 13
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