Milano, 23 Mag 2011
Uomini e donne. Darsi occasioni di verità
Per un lavoro diverso sulla violenza
Camera del lavoro – Sala Buozzi
Corso Porta Vittoria, 43 – ore 17.00
Casa delle Donne Maltrattate di Milano e Maschile Plurale invitano a un appuntamento comune
Vogliamo raccontare un anno di incontri e di un nuovo intreccio di discorso avvenuto a Milano tra donne e uomini attivi contro la violenza maschile sulle donne.
Questa esperienza è iniziata dal nostro desiderio e dalla reciproca fiducia di potere parlare e pensare insieme, tra alcuni uomini e donne: a partire da sé e dai percorsi di accoglienza e di relazione tra donne alla Casa delle donne maltrattate di Milano, e dal lavoro su sé stessi e sulla maschilità dell’associazione nazionale Maschile Plurale. Ci siamo detti che già questa è una novità.
E poi abbiamo aperto il nostro tavolo ad altre donne e uomini che avessero un’attività, un ruolo nell’ambito del contrasto alla violenza sulle donne in diversi contesti (giudici, sindacalisti, sociologi, formatori, insegnanti…), ma che abbiamo invitato sempre per via di relazioni personali.
Così i nostri racconti ci hanno messo in gioco, ci hanno esposti gli uni alle altre, ci hanno portato a rispecchiarci nelle diverse facce della violenza.
Abbiamo imparato quanto conta la capacità di ascoltare e integrare il punto di vista dell’altro con il proprio per comprendere la complessità, le ambivalenze e le difficoltà delle relazioni tra uomini e donne, e per trovare un punto di partenza più saldo e consapevole da cui cominciare a smontare il linguaggio e la logica della violenza.
Oggi sappiamo infatti che dietro la violenza sulle donne c’è anche una questione maschile e un’incapacità di abitare e interpretare altrimenti le relazioni tra uomini e donne, negli spazi affettivi, di lavoro e politici.
Per questo è importante che l’impegno quotidiano contro la violenza dia spazio al lavoro pubblico di ricostruzione di una civiltà delle relazioni tra uomini e donne.
Riteniamo che esperienze di questo genere, basate sulla costruzione di un racconto corale e a più voci, fondato sull’onestà e sull’ascolto reciproco, possano riprodursi e diffondersi, favorendo una crescita della consapevolezza nei contesti in cui abitiamo e operiamo.
L’esito ultimo di un percorso di questo genere può essere un salto politico:
- nello svelamento delle profonde radici relazionali e culturali della violenza maschile sulle donne, oggi occultate fino ad una sostanziale legittimazione di questa violenza;
- nel farne discorso pubblico che chieda la partecipazione di donne e uomini, in diversi contesti e in tante città, per suscitare nuove risorse culturali, sociali, psicologiche, esistenziali di fronte alla violenza;
- nel chiedere con autorevolezza le scelte politiche conseguenti, fuori da ogni implicazione securitaria o di tutela paternalistica delle donne come succede oggi, nel segno delle relazioni nonviolente tra i sessi.
Marisa Guarneri, Alessio Miceli, Manuela Ulivi, Marco Deriu, Gigliola Menazzi, Mariagrazia
Gualtieri, Maurizio Giannangeli, Gabriella Ferraro Bologna, Caterina Folli, Renato Alfieri, Annamaria
Gatto, Nerina Benuzzi, Aldo Bonomi.
Sul lavoro del tavolo, vedi anche il contributo di Alessio Miceli
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