Roma 28 – 29 Mag 2011 “Fuori e dentro le democrazie sessuali”
Presso Sala Pintor, Via dello Scalo San Lorenzo, 67
Convegno promosso da Facciamo Breccia in collaborazione con Orgogliosamente LGBTIQ
Il convegno intende dare voce alle politiche lesbiche, gay, trans, intersessuali, queer e femministe che si confrontano criticamente con il tentativo neoliberista di assimilare le istanze relative a genere e sessualità in chiave razzista e neocolonialista.
I movimenti femministi e LGBTIQ da sempre riflettono sul loro ruolo problematico all’interno di processi storici in cui emergono dei paradigmi globali. Il femminismo afro-americano e post-coloniale ha scoperchiato il vaso di Pandora delle connivenze tra una parte del femminismo bianco e il colonialismo / l’imperialismo. Su un altro fronte, i movimenti delle donne e delle lesbiche hanno problematizzato la retorica dei diritti umani, criticandone l’impianto patriarcale, assimilazionista ed eteronormativo. I movimenti LGBTIQ, da parte loro, soprattutto nell’ambito delle mobilitazioni dei social forum, hanno analizzato come la cittadinanza sessuale, nel sistema neoliberista, proponga ai gay e alle lesbiche dell’occidente solo una cittadinanza economica. Ancora, più di recente, i movimenti femministi e queer hanno denunciato come i concetti di democrazia, diritti umani e laicità siano usati dall’Occidente per sostenere l’impianto della guerra al terrore e delle politiche razziste, giocate su paradigmi securitari: in Italia, il Pacchetto Sicurezza in applicazione della convenzione di Schengen e il fiorire di ordinanze amministrative contro migranti, prostitute etc.
Siamo consapevoli che in numerosi paesi europei le istanze femministe e LGBTIQ, una volta recepite dai governi e istituzionalizzate, hanno prodotto politiche sessuali che hanno migliorato la vita di molte/i/* donne, lesbiche, gay e trans. Allo stesso tempo siamo consapevoli che questo processo può rappresentare oggi un elemento critico e contraddittorio da cui vogliamo partire: vogliamo far emergere come le politiche sessuali possano essere trasformate in strumento per giustificare politiche di sopraffazione. Definiamo democrazia sessuale questo “regime di giustificazione” dove convivono e si intrecciano i discorsi che riconoscono cittadinanze sessuali come marchio distintivo della superiorità dell’occidente e i discorsi nazionalisti e imperialisti legittimati da questa presunta superiorità.
Provocatoriamente, ma anche responsabilmente, vorremmo aprire la riflessione a partire dall’Italia come democrazia sessuale fantasma, collocata cioè dentro e fuori la mappa delle democrazie sessuali europee: l’Italia si colloca al 74° posto nella classifica mondiale del “divario di genere”, non ha ancora visto l’inizio del processo di riconoscimento dei diritti LGBTIQ eppure attinge ampiamente ai repertori della sessualità e del genere per attivare retoriche nazionaliste, razziste e identitarie funzionali alla definizione di soglie di inclusione ed esclusione. La formula “fuori e dentro le democrazie sessuali” offre uno sguardo su queste contraddizioni, proprio dal nostro punto di osservazione “privilegiato”: una periferia europea e mediterranea in cui convergono normativa antidiscriminatoria e respingimenti in mare, globalizzazione e identitarismo regionalista, neoliberismo in crisi e conservatorismo religioso.
Il convegno sarà diviso in sessioni che definiscono gli ambiti in cui principalmente prendono corpo le criticità finora esposte.
La partecipazione al convegno è gratuita
per magg. informazioni : http://www.facciamobreccia.org/content/view/510/102/
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