INFINITI AMORI
Barbara Mapelli, Alessio Miceli
(a cura di)
Ediesse edizioni
Quanti sono gli amori possibili? Tendenzialmente infiniti, come le soggettività. Le culture e i vissuti individuali sono molto diversi per gli amori tra donne e uomini, per donne che amano donne, per uomini che amano uomini, per le esperienze transessuali. E che dire dell’amore nei contesti spesso tragici delle migrazioni?
Per le donne l’amore è stato – è ancora? – il centro della vita, il grande sogno imposto, la ricerca di senso nella cura dovuta all’uomo che avrebbe sancito il dominio maschile. Il femminismo ha svelato l’inganno, il recinto che l’amore ha significato per le donne, ritenendo che la libertà sessuale fosse garanzia di salvezza, ma ha trascurato la straordinaria ambivalenza che appartiene alla narrazione femminile dell’amore.
D’altra parte il discorso amoroso maschile è stato rivoluzionato dal movimento delle donne, accanto a quello antiautoritario e al movimento lgbt. Nel cambiamento dei desideri, dell’immaginario sessuale e dei sentimenti che costruiscono l’amore, gli uomini possono vivere nuove relazioni al di fuori di quel copione che sta franando, che prevedeva l’uomo come unico soggetto desiderante (peraltro di un desiderio prescritto) e la donna come oggetto di quel desiderio.
Ci sembra quindi necessaria e possibile l’invenzione di un nuovo discorso d’amore. Ne scrivono, oltre a Barbara Mapelli e Alessio Miceli, Lea Melandri, Maria Grazia Manfredonia, Laura Menin, Andrea Pini, Isabella Peretti, Porpora Marcasciano; e ce lo raccontano le 10 storie di donne e le 10 storie di uomini, contenute in questo volume.
Barbara Mapelli da molti anni si occupa di educazione, formazione e cultura, con particolare attenzione alle culture di genere. È stata componente del Comitato pari opportunità del Ministero della Pubblica istruzione e consulente presso il Ministero per le Pari opportunità; ha insegnato Pedagogia delle differenze di genere, Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Milano Bicocca. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Badaracco, è vicepresidente della Libera Università delle donne; partecipa inoltre al gruppo «Suigeneri» presso la Libera Università dell’autobiografia. Tra le ultime pubblicazioni: Dopo la solitudine (Milano 2007); Soggetti di storie (Milano 2008), Sette vite come i gatti. Generazioni, pensieri e storie di donne nel contemporaneo (Milano 2010)
Alessio Miceli vive a Milano e insegna nella scuola superiore. E’ interessato alle relazioni tra le generazioni e tra i sessi, al loro valore di trasformazione intima e politica. Partecipa attivamente alle associazioni Maschile Plurale e Officina, con cui è anche coautore della campagna Riconoscersi uomini – Liberarsi dalla violenza (2014), e collabora con diverse realtà del movimento delle donne. Interviene negli incontri pubblici e nella formazione e scrive su questi temi (tra le ultime pubblicazioni, in: Uomini in educazione, Stripes 2012; Riconoscersi tra donne e uomini, Cittadella 2012; Infiniti amori, Ediesse 2013; Scuola, sembra ieri, è già domani, Moretti & Vitali, 2016)
*Abbiamo pubblicato un estratto di questo testo tra i quaderni del venerdì, Un amore che desidera di Giacomo Mambriani