ESSERE MASCHI. TRA POTERE E LIBERTA’
di Stefano Ciccone
RECENSIONE DI MATTEO SANTERELLI, DIC 2010
Essere maschi, uscito da pochi mesi ed edito dalla Rosenberg e Sellier, è un testo coraggioso e molto utile. Da tempo infatti si sentiva l’esigenza di un lavoro capace di sistematizzare la riflessione che gli uomini di buona volontà e di volontà buona portano avanti su se stessi, dopo la crisi del patriarcato e dopo l’ evento del pensiero delle donne. L’intreccio dei due fattori, il cui nesso causale è chiaro ma non distinto, ha sparigliato le carte in tavola. Da allora, il maschio non è stato più lo stesso. La reazione degli uomini a questa inedita condizione di decadenza si è espressa nelle forme più disparate.
Accanto ad avamposti di ridicolo “revanscismo maschile” (come li chiama efficacemente l’autore), che suonano la riscossa di una virilità ferita e spodestata dal ’68 e dalle “innaturali” pretese delle donne, sono saliti alla ribalta movimenti significativi come quello dei padri separati, e si sono formati gruppi di riflessione che hanno tentato di cogliere ed agire gli spazi di libertà aperti dalla crisi stessa. Uno di questi è la rete “Maschile Plurale”, presieduta da Ciccone. L’esperienza maturata in questo luogo fa da spina dorsale alle riflessioni centrali di Essere maschi.