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Ott 2010 “Un resoconto dell’incontro nazionale sul Desiderio maschile di prostituzione”. Torino Ott 2010, di A.Leiss

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Ott 2010 “Quell’oscuro soggetto del desiderio.
Immaginario sessuale maschile e domanda di prostituzione”
Un resoconto dell’incontro
di Alberto Leiss
dal sito www.donnealtri.it

Non è strano che per la donna che si prostituisce esistano molti “nomi” – prostituta, puttana, escort, mignotta, bagascia, troia, lucciola ecc. – per lo più infamanti, mentre per l’uomo che paga per comprare il suo corpo circola finora solo il neutro sostantivo “cliente”?

Pone con una certa veemenza questo interrogativo linguistico l’avvocata torinese Romana Viliani: come chiamiamo il “lui” della situazione? Sono stanca di sentire dire “clienti”. Cliente è chi compra un prodotto da un’azienda o in un supermercato, non “chi acquista carne umana: il corpo è un valore fondamentale della vita”.

Si vorrebbe insomma un nome eticamente più impegnativo. Ma la parola non viene. “Prostituente”, oppure “prostitutore”, azzarda Marco Deriu. Tra i presenti qualcuno dice :“Silvio!”, suscitando ilarità. C’è poco da ridere, però.

Ott 2010 “Sulle pratiche di neo-mutualismo e di autorganizzazione” di P.Ferraris

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Ott 2010 Sulle pratiche di neo-mutualismo e di autorganizzazione
di Pino Ferraris
già pubblicato sul blog http://www.controlacrisi.org

Pubblichiamo le Conclusioni di Pino Ferraris al Convegno sulla Mutualità promosso dalla Società di Mutuo Soccorso d’Ambo i Sessi “Edmondo De Amicis” di Torino.

Una politica che sia veramente di uomini e donne e che abbia cuore i luoghi di vita sono infatti temi che ci riguardano da vicino.

Ago 2008 “Siamo tutti eterocliti” di M.M Greco

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Marcel Ducham 1919 L.H.O.O.Q.
[che si legge: Elle A Chaud Au Cu
l (è arrapata)]

Ago 2008 “Siamo tutti eterocliti”
di Massimo M. Greco – gruppo Maschile Plurale di Roma
pubblicato su Liberazione – venerdì 15 agosto 2008, pag. 12
nello Speciale curato dal laboratorio Smaschieramenti di Bologna

Io vado, tu vai, egli va; noi andiamo, voi andate, essi vanno. Dicesi “eteroclito” il termine che nel corso della sua declinazione alterna forme con diverso tema senza cambiare di significato, come nel caso appunto del verbo andare. L’eteroclito va imparato a memoria, non c’è una regola da capire. Una volta imparata la sua bizzarria, si diventa compaesani. Uno straniero normalizzerebbe dicendo io ando. Nel correggerlo, gli rimpalleremo lo straniamento da noi provato nel sentirlo sbagliare. Si potrebbe usare “eteroclito”, come indicano i vocabolari, anche per tipi non conformi e stravaganti. Nella gran parte dei testi dove oggi appare “eteroclito”, si preferisce per lo più il significato dispregiativo di “congerie illegittima e inservibile” e non quello di “mutamento di forma, ma non di senso, a seconda dei contesti”.

Dic 2009 “Dieci domande maschili” di A.Miceli

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Dic 2009 “10 domande a noi uomini italiani, a partire
da me, sul desisderio sesuale maschile verso le donne”
di Alessio Miceli
pubblicato su “Via Dogana” n° 91 – dicembre 2009

C’è una domanda fondamentale che mi ronza dentro, da quando è esploso questo dibattito pubblico, dapprima intitolato a Berlusconi e al tema “sesso, denaro e potere”, fino al caso attuale di Marrazzo che getta ombra su altri uomini di potere e di rilievo pubblico. Come uomo, la prima domanda che mi appare è questa: di chi devo parlare davvero? Allora taglio corto: c’è una sola via maestra per fare questo discorso ed è parlare di tutti gli uomini italiani a partire da me stesso, di quello che ci lega e anche ci divide nella nostra costruzione della sessualità maschile.

Infatti mi sembra che Berlusconi e Marrazzo oggi e non so chi altri domani non siano di più che delle maschere, delle figure più o meno caricaturali di ciò che la nostra società maschile nella sua maggioranza sta esprimendo, come dimostrano almeno due considerazioni.