Bologna, Vicolo Bolognetti
Giovedì 16 novembre dalle ore 18:00 alle ore 22:00
Informazioni riprese dall’evento facebook
Verso la Manifestazione Nazionale Non Una di Meno del 25 Novembre, vogliamo confrontarci con Maschile Plurale sull’importanza anche per chi è biologicamente uomo di abbracciare la lotta femminista e farne parte. Vogliamo decostruire fino in fondo i ruoli imposti sia a donne che uomini dalla società patriarcale, per essere tutt* finalmente liber*.
📝 ci sarà la possibilità di prenotare il proprio posto sul pullman da Bologna per Roma per il 25 novembre!
🍻 a seguire, aperitivo di autofinanziamento
L’importanza di essere un femminista
Un luogo comune molto diffuso vuole che ad occuparsi degli interrogativi e delle sfide lanciate dai movimenti femministi siano le sole donne, non permettendo a chi appartiene al genere opposto di interrogarsi sul significato della violenza di genere e su come questa influenzi la sua vita molto più di quanto si pensa. Con questo non vogliamo sostenere che l’uomo e la donna si trovino su un presunto piano di uguaglianza, non solo a causa delle discriminazioni che le donne subiscono sul luogo di lavoro (sia a livello salariale che di welfare) ma anche per via del ruolo di subalternità che la donna assume nel linguaggio socialmente accettato. I “se la sarà cercata” o, ad esempio, i richiami alla difesa delle “nostre donne” contro lo straniero di turno non sono nient’altro che i retaggi di una cultura violenta e maschilista che concepisce la donna solo come un “oggetto” da possedere priva di iniziativa individuale. L’ordine di cose che determina queste condizioni si chiama sistema patriarcale
Siamo uomini e possediamo in quanto tali un “privilegio”, quello di far parte del genere attualmente dominante. Un privilegio che ci impedisce di riconoscere la violenza delle piccole cose, della nostra quotidianità. La violenza delle molestie verbali e dei complimenti per strada non richiesti, la violenza materiale delle migliaia di casi di violenza domestica invisibili per il dibattito pubblico e la violenza della logica del branco con cui le donne vengono umiliate sui social network da centinaia di uomini qualsiasi, non dei fascisti propriamente intesi. Per noi non esiste #quellavoltache perché #quellavoltache è in ogni istante che viviamo, uno dei nostri compiti nella lotta al sistema patriarcale consiste nel riconoscere, per poi affrontarla, la violenza ogni qualvolta che si presenta In che modo tuttavia la violenza di genere vuoi o non vuoi ci riguarda e in parte la subiamo? Ci riguarda perché quel privilegio non è che un’imposizione fatta sui nostri modelli di comportamento e di vita, eluderla comporterebbe essere considerati uomini “a metà” o dei falliti dalla società. È un obbligo morale ad essere “competitivi”, a dimostrare di esercitare più potere sugli altri e a non solidarizzare con quei soggetti che si trovano nelle nostre stesse condizioni oggettive, se non peggio, per abbracciare l’individualismo più becero, dai banchi della formazione (sempre più impostati su criteri meritocratici) fino ai luoghi di lavoro. L’ordine neoliberale si serve di questo retroterra culturale per governare l’esistente, isolandoci e mettendoci in competizione perenne fra di noi, con il fine deliberato di impedire l’organizzazione del suo rovesciamento.
Siamo femministi perché crediamo che l’uguaglianza fra uomo-donna sia tremendamente sbagliata, dal momento che l’uomo non è libero una condizione di uguaglianza comporterebbe un appiattimento su un altro livello di dominazione, invece noi vogliamo combattere la violenza sistemica del patriarcato per arrivare ad un’emancipazione di tutti e due i generi. Non desideriamo determinare il campo di azione delle nostre compagne, ma vogliamo trasformare la società in chiave femminista, per liberarci del privilegio che governa le nostre vite. Il #25N saremo anche noi a Roma con migliaia di compagne e compagni da tutto il paese per il grande corteo nazionale di #NonUnaDiMeno, perché la #Marea non si è ancora fermata e vogliamo aiutarla a straripare!
Qui trovate la lista di tutti i “punti vendita” per i bliglietti del pullman attivi a Bologna —-> https://www.facebook.com/
La foto di copertina è un disegno fatto da Madamoiselle e Casciu all’interno dell’Ex Caserma Masini, casa di Làbas fino al violento sgombero dell’8 agosto scorso.
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